daniela conforti

chi sono
Sono nata a Brescia nel 1969.
Ho compiuto studi tecnici commerciali, ma, dopo il diploma ho cominciato a coltivare la passione per il disegno.
A fasi alterne, tra lavoro e famiglia, ho frequentato per 3 anni un corso specifico sul disegno a matita con il Maestro Antonio Burlotti.
Successivamente il forte desiderio di provare il colore ad olio mi ha portato nello studio della Pittrice Sara Landriscina.
Nel 2012 ho iniziato a frequentare la Scuola d'arte e mestieri Francesco Ricchino di Rovato dove ho avuto la possibilità di sperimentare tutte le tecniche pittoriche diplomandomi nel 2016 sotto la guida del Maestro Davide Castelvedere.
Prediligo la tecnica ad olio a spatola ma, volta ad una continua e diversificata ricerca personale, ho iniziato ad approfondire la tecnica dell'acquerello partecipando a workshop con i Maestri Roberto Andreoli, Pasqualino Fracasso, Massimiliano Iocco, Geremia Cerri, Roberto Zangarell, Silvia De Bastiani, Cesc Farré, Marina Marcolin, Barnaba Salvador..
Vivo e lavoro sul Lago d'Iseo.
Dipingo su tavole di legno e prevalentemente con la spatola, i cui tocchi conferiscono alla superficie un aspetto rugoso e vibrante: intenso. I colori ad olio si stendono in maniera irregolare creando geometriche sfumature, in armonia ed equilibrio. Dipingo quello che sento, semplicemente. Non sempre i colori sono reali e, spesso, ne semplifico le forme. Mi interessa l'atmosfera: . la sensazione di “tempo sospeso”. Come quella che avverto quando dipingo.
mostre e riconoscimenti
Novembre 2022
Esposizione collettiva "Tutti i colori delle donne"
Monastero San.Pietro in Lamosa
Provaglio D'Iseo
Settembre 2022
Mostra personale "In ascolto"
Ex Chiesa dei Disciplini
Sale Marasino
Luglio 2022
Mostra personale "In ascolto"
L'Oselanda
Parco Comunale di Paratico
Settembre 2021
Mostra collettiva Scuola d'Arti e Mestieri F.Ricchino "Il Sommo Poeta,Beatrice e la Commedia,"
L'Oselanda
Parco Comunale di Paratico
Novembre 2019
Mostra collettiva Scuola d'Arti e Mestieri F.Ricchino "Frammenti di femminilità"
Palazzo Sonzogni
Rovato
Settembre 2019
Partecipazione evento "Per un chilometro di tela" Arte in vigna nel cuore della Franciacorta
Vigneto Breda di Villa Lechi
Erbusco
Settembre 2019
Mostra tripersonale "Parole d'acqua"
Monastero San.Pietro in Lamosa
Provaglio D'Iseo
Ottobre 2018
Mostra tripersonale "Umanamente"
Monastero San.Pietro in Lamosa
Provaglio D'Iseo
Settembre 2018
Partecipazione evento "Per un chilometro di tela" Arte in vigna nel cuore della Franciacorta
Vigneto Breda di Villa Lechi
Erbusco
Aprile 2018
Mostra collettiva Scuola d'Arti e Mestieri F.Ricchino "Una poesia che parla di Dio"
Oratorio della Disciplina
Rovato
Aprile 2017
Partecipazione concorso Premio San Zenone
2° classificato
Passirano
Ottobre 2016
Mostra collettiva Scuola d'Arti e Mestieri F.Ricchino "Rovato tra Franciacorta, città e paesaggio"
Oratorio della Disciplina
Rovato
Maggio 2015
Mostra collettiva Scuola d'Arti e Mestieri F.Ricchino "Il volto dell'anima"
Palazzo Sonzogni
Rovato
Marzo 2015
Mostra collettiva "Dedicata"
Biblioteca Comunale
Concesio
Marzo 2014
Vincitrice concorso interno alla Scuola d'Arti e Mestieri F.Ricchino "Progetto per la realizzazione del premio Francesco Arrigoni"
dicono di me
QUANDO È LA LUCE CHE RICAMA:
PRESENTAZIONE DELLA PITTRICE DANIELA CONFORTI
Non è facile suggerire una chiave di lettura per le opere dell’artista Daniela Conforti con parole adeguate: innanzi tutto perché conosco Daniela ormai da parecchi anni e i nostri momenti di confronto sul suo lavoro riguardano spesso questioni di natura tecnica e compositiva, ma soprattutto perché credo che le sue opere, come tutte le opere d’arte, debbano essere vissute piuttosto che commentate o descritte.
È evidente il fatto che Daniela si muova sulla sottile linea che in pittura porta la figurazione ad andare oltre, attraverso una sottrazione degli elementi riconoscibili dell’immagine, che vengono indirizzati a volte verso l’astrazione; ma è altrettanto evidente come il trampolino di lancio per tutte le sue opere rimanga sempre un soggetto riconoscibile.
Certo, l'immagine viene completamente riorganizzata dalla nostra pittrice, scegliendo cosa rendere evidente e cosa perdere, privilegiando sintesi ed essenzialità nella “traduzione pittorica” dell’immagine stessa.
Per quanto possa sembrare una contraddizione, il processo creativo di Daniela rispetto ai propri soggetti è quello dello smaterializzare costruendo, secondo un procedimento che prevede la quasi totale eliminazione delle linee di confine delle forme, sostituite da brani di materia pittorica, attraverso sfrangiature, contaminazioni e sovrapposizioni di pigmento realizzate a spatola o pennello . Tutto questo però non sconfina mai in una rivisitazione del violento gesto espressionista: c’è sempre rigore e un senso di controllo (a volte gestito al limite del possibile) che sottende l’organizzazione del quadro da parte della Conforti, particolarmente evidente quando volge la sua attenzione al paesaggio. Non si tratta di un rigore statico, nei suo dipinti persiste il senso di movimento: in alcuni favorito e reso esplicito dalla scelta del tema (come nella serie “Sailing”), in altri è una sorta di dinamismo implicito, suggerito dall’organizzazione spaziale o dalle masse pittoriche (“Selva oscura ma non troppo”, “Lisbona tutta intorno”).
Nelle opere recenti questa tendenza si è trasformata in ulteriore geometrizzazione dello spazio e del colore nell'organizzazione del quadro (“Sopra le righe”, “Goditi il viaggio”, “Oltre il mio normale stare”), fino ad esiti che sconfinano quasi nella pura astrazione (“Quando è la luce che ricama”).
Sull’altro versante, nei quadri in cui è prevista la presenza dell’umano, essa si manifesta dando vita a immagini poco definite e in movimento, in una sorta di reportage immateriale del quotidiano (come nell’intrigante serie “Passi nella pioggia”, o in “E la terra di Cassel incontrò il bianco di titanio”). Recentemente, complice l’isolamento durante uno dei lockdown della pandemia, la rappresentazione della figura si è ulteriormente semplificata adottando masse di colore più ampie ed essenziali: nell’affascinante “Resisto”, si è trasformata in una sorta di trascrizione artistico-poetica del vissuto dell’artista.
Al di là dell’analisi descrittiva fin qui condotta, rimangono da sottolineare alcuni aspetti fondamentali per meglio capire, credo, il lavoro di Daniela Conforti, aspetti che riguardano le scelte pittoriche e il modo di vivere la pittura stessa.
Innanzitutto l’amore per il bianco e pochi altri colori prediletti (che lei vi descriverebbe come freddi, ma che in realtà vivono sospesi al limite delle definizioni convenzionali): un’affezione che è espressione di una pittura silenziosa e riflessiva (come già ci hanno insegnato Piero della Francesca o Giorgio Morandi).
Non si tratta solo della ricerca della luce massima come condizione di maggiore elevazione ma è nel contempo lo stato necessario di convivenza con il buio, giocato nelle opere della pittrice con sapienti elementi in contrasto fra loro e al tempo stesso in equilibrio, in una traduzione consapevole in pittura di quella che è la condizione umana dell'essere "sospesi fra spirito e materia”.
Importante anche la scelta, per tutte le opere recenti, di dipingere su tavola e non su tela, andando incontro ad una risposta “rigida” del supporto rispetto all’applicazione del colore; quest'ultimo trova un terreno più difficile su cui aderire e di conseguenza tende a stratificarsi negli impasti più che a fondersi e ad essere assorbito.
Fondamentale infine capire l’approccio al dipingere della nostra artista, come se ogni opera fosse un singolo viaggio difficoltoso e a sè stante, un cammino in salita da affrontare passo dopo passo per raggiungere una meta elevata. Più volte Daniela mi ha confidato di non essere mai soddisfatta per buona parte del percorso pittorico di ogni singolo quadro, essendo particolarmente esigente ma anche a causa della propria formazione e della propria personalità (che lei definirebbe a torto eccessivamente rigorosa e precisa). Nell'elaborazione di ciascuna opera invece, in un determinato momento, accade la magia...che poi magia non è...
Quando le sovrapposizioni di colore sono del giusto spessore, quando i pigmenti hanno raggiunto il corretto livello di impasto, la pittrice si abbandona totalmente, affidandosi esclusivamente alla propria creatività, alla propria esperienza, lasciandosi guidare dal quadro stesso. A quel punto la nebbia si dirada, la vetta compare all’orizzonte, la direzione è più che tracciata e l’opera non solo acquista un senso compiuto ma cattura l'osservatore nel proprio vortice, fatto di equilibrio di elementi contrastanti.
Questo è l’esito più alto del lavoro dell’artista Daniela Conforti, riuscire ad emozionare lo spettatore con sapienza pittorica, rendendolo partecipe del proprio viaggio, coinvolgendolo musicalmente con una serie di armonie e di contrappunti, senza mai cedere il passo al caso e all’improvvisazione.
Davide Castelvedere
Docente di pittura Scuola "Francesco Ricchino", Rovato
Docente di tecniche della vetrata artistica Accademia di Brera, Milano
Rovato, 24 maggio 2022